sabato 7 aprile 2018

Vita di un'ultra trentenne in cerca di lavoro: l'Assegno di Ricollocazione

Martedì scorso, mio padre m'informò con moderato entusiasmo di questa nuova forma di sostegno ai disoccupati, "ma non ci ho capito molto". Così ho scartabellato su vari siti internet per capire cosa fosse e a chi spettasse.
Ora, da mie ricerche, questo assegno va richiesto dal disoccupato e viene rilasciato entro 15 giorni dal Centro per l'Impiego fino a un massimo di 5.000€. Ed ecco la notizia esilarante. Questi soldi, stanziati dallo Stato, verranno incassati dal Centro per l'Impiego, o da un altro ente preposto alla ricollocazione lavorativa scelto dal disoccupato interessato, come le Agenzie Interinali, ad esempio, una volta che questi avrà provveduto all'inserimento professionale del disoccupato per almeno sei mesi, salvo sporadiche eccezioni.
Ricapitolando, questo assegno viene rilasciato dallo Stato per incentivare gli enti a fare il proprio lavoro, per il quale sono già pagati dallo stesso Stato. Ricordiamo che le Agenzie Interinali ricevono sovvenzioni anche da parte delle regioni.
E' come se io mi facessi rilasciare da Poste Italiane, datore di lavoro del postino, il quale è quindi già pagato per recapitarmi la mia posta, un assegno da consegnare a questo postino per incentivarlo appunto a recapitarmi la mia posta.
Il mio vicino, che invece non ha richiesto lo stesso assegno da consegnare al postino, non merita che la sua posta gli venga regolarmente recapitata.
In sostanza, come da buona tradizione politica italiana, l'assegno di ricollocazione, ennesima perla del Jobs Act, è una semplice mazzetta.
Soffocati sdegno e amarezza per questa nuova idea defecata dalle capaci menti al Governo italiano, la domanda pe questo assegno va presentata, prontamente, per avere una possibilità in più di avere la dignità che caratterizza ogni persona dallo spirito onesto.

Rinnovata di un minimo di entusiasmo, mi reco dunque al Centro per l'Impiego per richiedere l'assegno.
"Dunque, vuoi informazioni sull'assegno di ricollocazione."
"No, voglio fare domanda per l'assegno di ricollocazione, sui siti c'è scritto che si può richiedere anche ai centri per l'impiego."
"Ah, adesso non si può richiedere da nessuna parte, è tutto bloccato."
Nulla di sorprendente, in Italia è la normalità.
Comunque non temete: chiacchierando, la signora mi ha gentilmente ricordato che questa mazzetta non è destinata a tutti i disoccupati, bensì solo a quelli che percepiscono il sussidio di disoccupazione da almeno quattro mesi, secondo il ragionamento statale "pago gli enti interessati affinché mi liberino dall'obbligo di pagarti la disoccupazione".
A logica mi vien da chiedere come mai, in tal caso, allo Stato vada bene pagare i primi quattro mesi di Naspi, se il suo obiettivo è quello di non pagare.
"Va bene, quindi per i disgraziati come me che non lavorano da più di due anni cosa è previsto, se qualcosa è previsto?"
"Ah, c'è la Rete Attiva per il Lavoro!"
Mi stampa plichi di fogli a riguardo, spiegandomi che... funziona in maniera pressoché identica all'assegno di ricollocazione: soldi destinati agli enti per aiutare il disoccupato a trovare lavoro, solo che questi sono fondi regionali.
"Sei dicsoccupata da più di due anni? E in due anni non hai trovato niente?"
"Be', se non consideriamo un mese all'estero come ragazza alla pari, un lavoro in un'azienda in cui gli operai si stavano licenziando perché non venivano pagati da più di quattro mesi e il contratto 20 ore di dieci giorni rinnovabile periodicamente per un lungo arco temporale - tipo trentacinque rinnovi in un anno -, no."
"Eh, so che è poco, ma intanto..."
"Intanto dove avrei vissuto con un contratto settimanale part time in una città a 275 km da casa mia?"
"Be', sì, capisco."
E vorrei vedere.
Prima di cominciare a dire che la gente non ha voglia di fare nulla e dovrebbe adattarsi, le persone esterne dovrebbero farsi un paio di domande sul contesto.
Di ciò, comunque, ne parlerò magari un'altra volta.
La conclusione è che mi è stato fissato un appuntamento al Centro per fare domanda di questo fondo, avendo il tempo di valutare bene a chi indirizzarlo, quindi a chi voglio affidarmi, sapendo già che eviterò le Agenzie Interinali al 89%.

Ja ne!

Nessun commento:

Posta un commento